"Che rumore ha la Guerra?" Abituati alla quiete, al chiacchiericcio televisivo, al sottofondo del traffico o alla musica ascoltata negli auricolari, probabilmente molti non sapranno rispondere, - scrive Roberto Trinchero, docente dell'Università degli studi di Torino, Dipartimento di Filosofia e Scienze dell'Educazione, nella prefazione. - Eppure quel rumore nasce dal silenzio. Il silenzio dei popoli di fronte ai discorsi deliranti dei dittatori. Il silenzio dei soldati che obbediscono a ordini di morte. Il silenzio degli intellettuali di fronte alle più palesi violazioni dei diritti fondamentali degli esseri umani..."
L’idea alla base del libro è rompere il silenzio, narrando la cruda realtà della guerra attraverso i suoi rumori. Rumori che evocano immagini. Rumori che evocano vissuti.
Ragazzi che raccontano la Storia ad altri ragazzi, nonni che raccontano la Storia ai loro nipoti. Una narrazione che si svolge su due piani, uno “oggettivo” dato dalle cronologie di eventi costruite dai ragazzi stessi e uno “soggettivo” dato dalle storie dei protagonisti. Attraverso riassunti, glossari, narrazioni, risorse e riferimenti, il lettore viene guidato a esplorare la Storia del Novecento, attraverso le “visioni del mondo” di chi c’è stato e di chi la può solo immaginare.
Hanno voluto rompere il silenzio, collaborando in vari modi al progetto, il professore Stefano Galazzo e la counsellor Carla Lorizzo e diversi insegnanti del Comprensivo, Daniela Marra, Patrizia Roggero, Sonia Critto, Anna Regis, Luca Miola, Carla Vercellone, Erika Loggia.
"La Storia si fa verbo, suono, armonia, conoscenza. La Storia custodita nella memoria di chi l'ha vissuta deve essere raccontata, si ha un obbligo morale - afferma il dirigente scolastico, professoressa Rita Baglieri "La realizzazione di questa raccolta in un periodo in cui abbiamo sperimentato la DAD, didattica a distanza, è la dimostrazione di come la scuola rappresenti sempre e comunque, attraverso qualsiasi mezzo essa venga fatta, un'esperienza formativa per gli allievi e anche per gli insegnanti, purché non manchino la passione e la generosità".
Un ringraziamento speciale va a Giuseppe Pasteris per il materiale storiografico relativo ai caduti di Cigliano durante la Seconda Guerra Mondiale e al Gruppo Alpini, alla maestra Marisa Vercellone, alle signore Gabriella Autino, Mariuccia Peruzzo e Ersila Roppolo e a tutti i genitori degli alunni per lo scambio di informazioni, le testimonianze e le fotografie.